A Milano è tradizione alla Festa di Sant’Ambrogio, patrono della città meneghina, la consegna degli Ambrogini d’Oro, onoreficenza del Comune di Milano ai milanesi che hanno dato lustro alla città di Milano
Questa mattina, mercoledì 7 Dicembre, al Teatro dal Verme, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha presenziato la cerimonia.
Quest’anno la consegna delle benemerenze civiche ha rappresentato un pezzo di attualità ma anche di storia, soprattutto per l’Ambrogino d’Oro consegnato a Piero Tarticchio, pittore, scrittore ed esule istriano.
Riportiamo qui sotto l’attestato di consegna della benemerenza civica
«Attestato Piero Tarticchio – Pittore, scrittore e giornalista, esule istriano, e un riconosciuto creativo nel campo della comunicazione visiva e allo stesso tempo un testimone capace di curare e mantenere vivo il ricordo della tragedia delle Foibe.
La sua famiglia paga un prezzo altissimo all’odio dei comunisti di Tito: sette vittime, tra le quali don Angelo Tarticchio, giovane sacerdote prelevato dalla sua canonica la notte del 16 Settembre 1943 e infoibato insieme a 43 parrocchiani.
Scrive numerosi libri, per i quali ottiene riconoscimenti e premi letterari. Le sue opere, i quadri e le grafiche sono esposte in gallerie, musei e istituti di cultura nazionali e internazionali.
Per Milano progetta il monumento in ricordo dei Martiri delle Foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati, donando alla città una splendida opera in ricordo di una pagina buia della nostra storia, per troppi anni rimasta nascosta.»
L’Ambrogino d’Oro è un’onorificenza consegnata a chi opera per il bene comune e come racchiuso nella motivazione la famiglia Tarticchio ha pagato un prezzo alto, ma Piero Tarticchio con le sue opere ha saputo gettare uno spiraglio di luce su una pagina oscura della nostra storia.